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    -ogni articolo deve essere firmato e l’estensore si assume la responsabilità di quanto dichiarato.

    Come vedete sono poche e semplici regole di normale educazione . In qualità di gestore del blog farò in modo che vengano rispettate.

    Buona lettura e confronto.


    Pier Giorgio Gaiardoni

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    Affinità  tra il mosaico e il design.

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    15

    raccontare

    Affinità tra il mosaico e il design.

    Ciò che moltissimi oggi non vogliono più è il moderno invecchiato: quell’insieme di formule che hanno acquistato - muovendo dagli anni venti - la chiarezza e la rigidità di una specie di statuto in cui sono raccolte leggi generali che non possono essere disattese. In questo statuto veniva censurata, come vizio capitale, ogni ornamentazione degli oggetti d’uso nel nostro arredamento e nelle nostre abitazioni, quasi si trattasse di una vera e propria colpa.

    La convinzione che solo l’utile equivalesse al bello, si è rivelata una delle più grandi e pericolose utopia dell’era razionalista, a partire dalla famosa frase di condanna rivolta a suo tempo da Adolf Loos contro l’ornamento.

    Oggi, finalmente, si riscoprono i valori non certo di un decorativismo superfluo, che ricopre oggetti funzionalmente compiuti con inutili abbellimenti, ma i valori di una ornamentazione autentica ed efficace: efficace per rendere più gradevoli molti oggetti della quotidianità ed anche per convertire, talvolta, in "opere d’arte" molti prodotti che, senza l’intervento ornamentale, sarebbero solo spoglie morte, senza vita ne fascino.

    Ed è toccato appunto al mosaico svolgere questa straordinaria funzione di orientamento verso il recupero di alcuni aspetti della tradizione, rimescolando le acque con risultati più che lusinghieri.

    Caduta ogni residua censura decorativa, il mosaico, liberato ormai dalle sue storiche ossessioni pittoriche ed architettoniche, pone le sue qualità originarie al servizio di progettisti e creatori di design.

    La prima affinità riguarda il fatto che il design, in qualsiasi modo lo si definisca, è innanzitutto un’arte della vita privata, in opposizione alla vita negli spazi pubblici. Appartiene al mondo intimo, la privacy. Quella dimensione di interno in cui l’uomo si ritrova in un ambiente a propria misura e dove concepisce oggetti per la propria vita. Dal suo apparire il mosaico è stato creato per prendere posto in questo quadro di vita familiare.

    Un secondo aspetto, presente fin dall’origine del mosaico, e in tutto il corso della sua storia è il "deviamento" dei materiali. Allontanando certi oggetti naturali dal loro luogo di appartenenza e dalla loro funzione primaria, il mosaicista, come il design, lavora per creare delle associazioni inattese, per costruire la propria decorazione domestica. Essendo il mosaico un’arte della giustapposizione, è in tale forma che esso trova il suo compimento.

    Una terza affinità essenziale tra il mosaico e il design riguarda il complesso ambito dei rapporti tra committente ed esecutore. Qualsiasi cosa si faccia, malgrado una preoccupazione umanistica presente in ogni progettista, mosaico e design nascono sempre come espressioni di gusto privilegiato, di una cerchia di iniziati e di una moda elitaria.

    E ci è toccato aspettare la libertà postmoderna perche la complicità tra un creatore e il suo committente potesse essere esibita come valore e senza infingimenti.

    La decorazione e l’arte, fruitori del  mosaico.

    La decorazione è costituita da quegli elementi che servono ad abbellire. In campo artistico ed architettonico si può decorare un oggetto d’arte o un edificio.

    Si può decorare qualche cosa dipingendola oppure attaccandovi degli elementi. I romani decoravano le loro case con i mosaici. La decorazione è un campo molto vasto, che comprende la trasformazione, l’arrangiamento, il restauro, la riparazione di un habitat umano e del mobilio interno (architettura di interni).

     

    L’arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che porta a forme creative di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza.

    Nella sua accezione odierna, l’arte è strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni, per cui le espressioni artistiche, pur puntando a trasmettere "messaggi", non costituiscono un vero e proprio linguaggio, in quanto non hanno un codice inequivocabile condiviso tra tutti i fruitori, ma al contrario vengono interpretate soggettivamente.

    L’arte può essere considerata anche sotto l’aspetto di una professione di antica tradizione svolta nell’osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo. 

    Il disegno in un pavimento o rivestimento,  assume una notevole importanza nell’interpretazione di un ambiente perchè può migliorare, modificare o, naturalmente, peggiorare la qualità di uno spazio.

    Esso, infatti, può aumentare o ridurre percettivamente lo spazio dell’architettura in cui è collocato: conferire un senso di staticità o, al contrario, dare un impressione di movimento, imprimere un ritmo. Ciò vale anche per il colore, che, al di là di scopi puramente estetici, può essere utilizzato per ampliare percettivamente lo spazio pavimento o per sottolineare un punto importante.

     

    Se nel corso dei secoli i concetti tipologici e l’idea stessa di architettura  sono cambiati e si sono evoluti, non sono sostanzialmente variati i materiali fondamentali che vengono impiegati per la realizzazione dei progetti. Tra questi, la pietra e il marmo in particolare, continuano a svolgere un ruolo di primaria importanza. Ruolo garantito dal fatto di possedere qualità autentiche di fascino e bellezza, che aumentano con il trascorrere del tempo.

    La materia per eccellenza dei pavimenti e rivestimenti in mosaico è il marmo, non soltanto per le sue doti di resistenza, ma certamente anche per la grande gamma di colori con cui si propone, oggi ancor più amplificata dalle nuove conoscenze tecniche.

    Scelto il soggetto o l’effetto il mosaicista  interpreta l’opera  per quello spazio in cui verrà collocato aumentando o diminuendo le parti del soggetto stesso.

     

    http://www.gaianetwork.eu/design/slide.php?lang=ita&target_vol=19&id_volume=25#http://www.gaianetwork.eu/public/volumi/photo/25/2936.jpg

     

    http://www.gaianetwork.eu/design/slide.php?lang=ita&target_vol=60&id_volume=75#http://www.gaianetwork.eu/public/volumi/photo/75/3593.jpg

     

    http://www.gaianetwork.eu/design/slide.php?lang=ita&target_vol=24&id_volume=29#http://www.gaianetwork.eu/public/volumi/photo/29/1226.jpg 

    di Pier Giorgio Gaiardoni postato il 29/08/2013 alle ore 15:06:25

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