Un impianto di riscaldamento è un impianto per la produzione e la distribuzione di calore. In ambito civile si intende il sistema usato per riscaldare ambienti o lavorativi. Quando il riscaldamento viene erogato dagli stessi dispositivi che forniscono anche il rinfrescamento si può parlare di condizionamento.
STORIA
Gli antichi greci di dotano di impianti di riscaldamento,facendo passare l'aria calda prodotta da una fornace negli spazi sotto il pavimento fino a dei bocchettoni nel muro. Questi sistemi sono noti con il nome di "ipocausto"
L'ipocausto è rimasto in uso fino al basso medioevo. Nel 1100 in Siria si realizzano impianti più avanzati dove l'aria viene canalizzata.
Nel 1700 ingegneri russi iniziano ad usare l'acqua per gli impianti di riscaldamento. Il sistema ad acqua diventa industriale in Francia a metà del 1700.
La caratteristica di un impianto di riscaldamento è generare calore in un punto e trasferirlo in altre zone. Il metodo più diffuso per generare calore è di bruciare un combustibile fossile in una caldaia che può produrre aria calda,acqua calda (anche per usi sanitari) o vapore.
In questo blog parliamo del riscaldamento ad acqua inserito nel pavimento.
RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
Il riscaldamento a pavimento è il sistema attualmente più gettonato nelle nuove costruzioni, soprattutto quelle prefabbricate in legno in bioedilizia. Non solo.L’attenzione verso
questa tipologia di impianto si sta facendo sempre più viva anche in caso di ristrutturazioni.
Per impianti del genere, la temperatura di esercizio è di 30-35°circa, con un bel risparmio in termini di consumi energetici, senza contare gli ulteriori vantaggi, nel caso di sfruttamento di fonti energetiche alternative per alimentare tali impianti.
L’altro punto a favore, nel caso di impianto a pavimento, sta proprio nelle modalità di propagazione del calore, per irraggiamento che permette una temperatura costante in tutto l’ambiente, senza effetto testa calda-piedi freddi che spesso accade con il classico sistema dei radiatori a parete.
I termosifoni, infatti, basano l’effetto riscaldante sul sistema a convenzione, per cui si formano dei moti convettivi continui che portano l’aria riscaldata verso l’alto, sostituita via via da altra aria riscaldata, in maniera costante.
In questo modo la temperatura di esercizio, in questo caso, non può scendere al di sotto dei 70°, per assicurare almeno 20° di temperatura nella zona centrale dell’ambiente (in una linea di valori verticale) mentre ci saranno circa 24°nella zona del soffitto, con un evidente, notevole, spreco di energia, oltre ad un continuo movimento di polveri nell’aria.
Da non sottovalutare, tra l’altro, il vantaggio di avere le pareti libere da poter arredare, senza ingombri, e la possibilità, grazie alle moderne tecniche di posa e ai nuovi sistemi e materiali adottati, di avere spessori minimi, molto utili in caso di ristrutturazioni