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    Come vedete sono poche e semplici regole di normale educazione . In qualità di gestore del blog farò in modo che vengano rispettate.

    Buona lettura e confronto.


    Pier Giorgio Gaiardoni

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    LA GHISA--MATERIA PRIMA PER OTTIMI PRODOTTI D'ARREDO

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    raccontare

     
     

    Storia della ghisa

    I primi tentativi di produzione della ghisa, nel bacino del Mediterraneo, si possono far risalire a oltre 1000 anni a.C., riscaldando direttamente dei minerali ferrosi con carbone di legna in forge rudimentali. Lo sviluppo della ghisa iniziò in Europa in relativo ritardo, dato che i forni riuscivano solo saltuariamente a superare i 750 °C (temperatura di fusione minima della combinazione ferro - carbonio con presenza di carbonio del 0,81%)

    Infatti il " ferro" veniva in realtà prodotto direttamente come "acciaio" in quanto il carbonio incombusto presente nel carbone di legna si combinava con il ferro. La massa arroventata e spugnosa prodotta veniva percossa (da cui la presenza di magli in prossimità di corsi d'acqua), fino ad espellere le impurità minerali contenute. L'operazione è chiamata puddellaggio. Durante l'operazione l'acciaio veniva sottoposto a numerose operazioni di ripiegatura che ne favorivano la formazione di fibre.

    Nelle montagne sopra Bienno, in Val Camonica, è stato ritrovato ad esempio un forno con un massello di "ferraccio" databile al 700 d.C. circa, segno dei buoni progressi tecnici dei forni, in grado di superare i 900 °C e di avvicinarsi ai 1200 °C.

    La ghisa era un sottoprodotto indesiderato della produzione della spugna di ferro in bassoforni particolarmente efficienti. Trovava un limitato utilizzo (assieme al ferro dolce) nella produzione dell'acciaio a pacchetto. Per buona parte del Medioevo nell'Europa occidentale la produzione siderurgica continuò a essere basata sulla battitura delle spugne ottenute nei bassiforni.

    Nei secoli successivi un progressivo lavoro di affinamento, compiuto in diverse parti d'Europa, dei metodi di costruzione dei forni, portò alla realizzazione dei primi forni "a torre" (antenati dei moderni altoforni) in varie forme.

    Due dei più vecchi siti dedicati alla produzione della ghisa mediante forni a torre sono stati trovati in Svezia, a Lapphyttan e Vinarhyttan, datati tra il 1150 ed il 1350.

    Mentre i forni a cupola per la produzione della spugna metallica necessitavano di essere distrutti alla fine della combustione, i cosiddetti "Stuckofen", forni "alla norvegiana", e forni "alla bresciana" lavoravano con un processo continuo. Avevano inoltre un minor consumo di combustibile, potendo produrre fino a 1300-1500 kg di ghisa al giorno consumando 3000-3200 kg di carbone di legna.

    La ghisa era un ottimo materiale da fonderia, ma aveva scarse qualità meccaniche. Con le tecniche dell'epoca solo in piccole quantità poteva essere decarburata per ottenere acciaio lavorabile; per questo motivo le forge catalane rimasero in uso in Europa e nel Nord America fino alla fine del XVIII secolo.

    Al termine del XIV secolo iniziò comunque a crearsi un mercato specifico per la ghisa, spinto dalla necessità di produrre cannoni e palle da cannone, ed essa cominciò ad essere prodotta in diverse parti d'Europa in forni a torre che usavano il carbone di legna come agente riducente.

    Il termine 'ghisa' deriva probabilmente dal tedesco 'Gusseisen' che indica proprio la ghisa e che letteralmente significa 'ferro colato'.

    Le caratteristiche che consentono il conveniente uso della ghisa in molte applicazioni sono:

    • economicità nella produzione;
    • resistenza all'usura;
    • buona lavorabilità con macchine utensili;
    • possibilità di realizzare forme molto complesse mediante semplice fusione;
    • ottima colabilità.

    Le eccellenti caratteristiche meccaniche del materiale e la facilità di formatura spiegano la sua diffusione nell'uso, anche in prodotti attuali di buona tecnologia, come i monoblocchi dei motori automobilistici. Anche il mondo del riscaldamento (stufe) e dell'arredo urbano, vista la nulla manutenzione richiesta dalla ghisa,è molto interessato all'uso di questo metallo.

    La facilità di fusione permette che tale operazione primaria sia anche quella definitiva per dare forma (salvo e lavorazioni finali), mentre per l'acciaio le fucinature a caldo e le lavorazioni meccaniche a freddo sono energeticamente onerose ed impegnano riprese di lavorazioni, magazzinaggi e tempo.

     

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    di Pier Giorgio Gaiardoni postato il 05/12/2013 alle ore 05:27:31

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