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BLOG GaiaNetwork
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    Info e Regole


    GAIA NETWORK è un nuovo sistema distributivo nel settore dell’arredo in edilizia di alta gamma. Usa il metodo del network ed il blog diventa un luogo importante dove i vari componenti, produttori e clienti, commerciale e tecnici, possono confrontarsi e dialogare fra loro.

    Si richiede solo la e.mail per poter aggiornare i partecipanti sui nuovi interventi. In qualità di gestore del blog mi impegno a non utilizzarle in nessun altro modo.

    Allo stesso modo chiedo  ai partecipanti di condividere poche e semplici regole:
    -non esprimere in modo offensivo opinioni su, religione, razza, sesso. E’ ammessa la politica in quanto parte determinante del fattore economico del settore.
    -non utilizzare il blog per comunicazioni pubblicitarie o fare pubblicità. Per comunicare un prodotto , un servizio o una prestazione tecnica /professionale usare il sistema della “VOCE  DI  CAPITOLATO”.
    -ogni articolo deve essere firmato e l’estensore si assume la responsabilità di quanto dichiarato.

    Come vedete sono poche e semplici regole di normale educazione . In qualità di gestore del blog farò in modo che vengano rispettate.

    Buona lettura e confronto.


    Pier Giorgio Gaiardoni

    Info e Regole
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    Domanda? Perchè la progettazione attuale è così anonima

    Voglia di

    07

    raccontare

    Per arredare in edilizia ci sono centinaia, migliaia di  prodotti. Alcuni vengono creati in poche copie altri, nel caso della grossa industria,in migliaia o anche in milioni di copie al giorno.

    Ormai dal punto di vista “tecnico” hanno caratteristiche simili. Quello che differenzia le due linee è l’uso.

     Nel primo caso si tratta di produzioni limitate,molto curate dal  punto di vista estetico, abbinabili fra loro (intendo fra le varie produzioni).

    Nel secondo caso, di materiali normalmente curati dal punto di vista tecnico che però rendono “anonimo”qualsiasi ambiente dove vengono usate.

    Il costo è mediamente basso,non ci sono sorprese  e non hanno bisogno di una struttura particolarmente preparata per distribuirle. Basta un qualsiasi magazzino edile o di un fai da te.

    Nel mondo dell’edilizia si è verificato un”appiattimento”estetico impressionante.

    Nei vecchi borghi,pur usando sempre gli stessi materiali ,PIETRA—LEGNO—METALLO—ad ogni slargo,piazzetta,o cambio di vicolo si ottenevano visuali diverse. Parlo di borghi destinati ad un ceto medio/basso, non mi riferisco a castelli o cattedrali e templi vari.

    Mi viene sempre in mente il paragone automobilistico; chi ha visto le foto o qualche film (ricordate la grande corsa con Tony Curtis ?) delle auto di fine’800 primi ‘900. Colori ,modanature,interni che le rendevano una più bella dell’altra. Ora le automobili sicuramente più veloci e sicure sono tutte uguali ( e non capisco perche dal momento che in tutto il mondo esiste il limite di velocità)

     Ecco,in edilizia si è verificato la stessa cosa. Naturalmente ora siamo aumentati di popolazione e tutti con la priorità di un tetto ma non capisco...perche dobbiamo vivere in case tutte uguali,vestiti tutti uguali,auto tutte uguali.

     Forse che un buon capomastro quando costruiva i borghi aveva più capacità di un progettista ? Usava più fantasia? Forse la committenza si affidava di più al tecnico?

    E non ditemi che è questione di denaro, fra una cosa bella e una brutta la differenza di prezzo è minima se il progettista sa il suo mestiere

    E’ vero,io sono un addetto ai lavori, ma questo non vuol dire che devo accettare il “brutto” come normalità e il “bello” come eccezione.

    Forza, la rinascita parte dal bello.

    pier giorgio gaiardoni

    di Pier Giorgio Gaiardoni postato il 18/08/2013 alle ore 17:22:54

    Commenti

    1. #Postato da Gregorio il 20/08/2013 alle ore 11:16:13
      Probabilmente non è una questione di denaro ma di tempo. Aumentando la popolazione bisogna costruire velocemente e pochi hanno il tempo di aspettare. Standardizzare significa velocizzare e produrre in quantità certo a discapito dell'unicità artigianale.
    2. #Postato da pier giorgio il 21/08/2013 alle ore 16:23:51
      No Gregorio, non è questione di tempo. Le cose belle e quelle brutte richiedono lo stesso tempo, forse è un problema di margini operativi. Ma tu, architetto perchè scegli prodotti anonimi ? Forse per velocizzare il tuo tempo? Non è un buon servizio alla professione.
    3. #Postato da luigi il 27/08/2013 alle ore 19:09:50
      il tempo è denaro, si fa prima ad assemblare cose, già pensate e già pronte, seguire le tendenze è più semplice, ci dà meno responsabilità e poi il bello è soggettivo. Non lamentiamoci dell'appiattimento e del brutto. Lo creiamo giorno per giorno, e lo subiamo. Scusate le considerazioni pessimistiche di un artigiano, che vive tutto questo anche da altri punti di vista. buon buon lavoro
    4. #Postato da pier giorgio il 27/08/2013 alle ore 22:02:55
      Luigi,sono d'accordo e noi ci stiamo provando. Usiamo i nuovi mezzi di comunicazione per informare il committente privato che con li stessi costi o poco più può avere delle cose "belle".Se ti va raccontaci qualche tua storia. Buona serata

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