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Come vedete sono poche e semplici regole di normale educazione . In qualità di gestore del blog farò in modo che vengano rispettate.
Buona lettura e confronto.
Pier Giorgio Gaiardoni
Voglia di
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raccontare
I rivestimenti esterni hanno la funzione di conferire alle pareti perimetrali un adeguato comportamento rispetto alle sollecitazioni meccaniche e alle aggressioni portate dall'ambiente esterno e dai fenomeni metereologigi (intemperie).
I rivestimenti esterni possono essere divisi in:
Questi rivestimenti possono essere effettuati da vari tipi di intonaci che si possono distinguere tra:
La pietra naturale è considerata un materiale pregiato con cui caratterizzare le facciate esterne degli edifici, anche perché è quella che meglio resiste alle sollecitazioni prodotte dagli agenti atmosferici. La realizzazione di questi rivestimenti richiede un'attenta progettazione che definisca correttamente i materiali da impiegare, le dimensioni, le finiture superficiali e i tipi di giunzione delle lastre.
Le lavorazioni che conferiscono particolari caratteristiche ai materiali esterni sono: levigatura, lucidatura bocciardatura, sabbiatura ,fiammatura.
L’accostamento tre le lastre può avvenire in ulteriori 2 modi:
Le tecniche più comuni di posa in opera sono:
In base alle dimensioni delle lastre a ai tipi di giunto si sceglie tra due tecniche di giunzioni:
I dispositivi di ancoraggio devono essere sicuri e affidabili nel tempo. Essi si raggruppano in:
Le lastre hanno uno spessore ridotto a 2.5 cm, sono supportate da un pannello di calcestruzzo armato al quale aderiscono uniformemente. Per migliorare l'ancoraggio, nelle lastre si praticano dei fori nei quali si inseriscono apposite staffe, collegate con l'armatura metallica del pannello.
Vantaggi: riduzione del tempo di costruzione e vantaggi economici. Difetti: il pannello risulta pesante.
Le lamiere grecate sono impiegate, oltre che per realizzare tamponamenti di fabbricati, per il rivestimento di pareti costruite di vari materiali (blocchi di laterizio, di calcestruzzo). Per applicazioni per cui sono richieste particolari caratteristiche di finitura sono spesso usati pannelli di lamiera metallica montati su una struttura di profilati.
Anche le lastre di fibrocemento ondulate consentono di realizzare rivestimenti esterni di pareti perimetrali. Il rivestimento ha il pregio di migliorare le caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici e quindi di tenuta dell’acqua. La posa può avvenire mediante tasselli oppure mediante interposizione di una intelaiatura sulla quale vengono fissati gli elementi del rivestimento.
La facciata ventilata è un particolare tipo di parete perimetrale sulla cui superficie esterna sono applicati uno strato termoisolante di spessore opportuno, un’intercapedine d’aria soggetta a circolazione naturale per effetto del moto convettivo prodotto dalla presenza di aperture disposte alla base e alla sommità della facciata e uno strato di rivestimento esterno.
La facciata ventilata è caratterizzata essenzialmente dalla posizione dello strato di rivestimento, che non aderisce alla parete di tamponamento ma ne risulta distanziato per formare l’intercapedine.
Essa offrono svariati vantaggi quali:
L’applicazione della facciate ventilate richiede una progettazione che consideri attentamente gli scambi termici e la costruzione di particolari costruttivi atti a garantire il corretto funzionamento.
Nella realizzazione dei rivestimenti esterni sono spesso impiegati elementi di piccole dimensioni come piastrelle, elementi ceramici, di gres estruso e di laterizio. Oggi le dimensioni delle lastre da parte delle industrie ceramiche sono aumentate per limitare l'uso dei sostegni e rendere la facciata ventilata più accessibile in termini di prezzo. I formati delle lastre da rivestimento solitamente utilizzate possono essere nei formati di 60x60 cm fino a 60x120 cm. La lastra per le facciate ventilate deve essere lavorata per avere le giuste caratteristiche di ancoraggio sia a livello prestazionale che di sicurezza. Sovente o dove ci sono le leggi che regolamentano l'implementazione delle facciate ventilate può essere richiesta una rete di sicurezza incollata dietro la lastra.
Posa dei rivestimenti ceramici
La posa dei rivestimenti ceramici può avvenire a giunto unito o a giunto aperto adoperando la malta o il collante.
La posa con malta viene eseguita prima bagnando uniformemente la parete di supporto e dopo stendendo uno strato di malta di circa 1 cm. Trascorso il tempo necessario per la presa vengono messi sulla parete gli elementi di rivestimento con un altro strato di malta facendo attenzione alla rettilineità dei giunti. Nel caso di posa a giunto aperto, devono essere impiegati elementi distanziatori oppure listelli per mantenere rettilinee le fughe.
La posa con il collante di differenzia per il fatto di essere eseguita con spatola dentata e l’adesivo viene scelto in base alla caratteristiche del materiale di rivestimento.
In entrambi i casi, la posa si conclude con la stuccatura dei giunti e la pulizia della superficie del rivestimento.
La posa dei manufatti lapidei, date le loro caratteristiche, avviene con malta. I tipi di posa sono quello a lastre a correre, quello a opus incertum e infine il metodo a spacco.
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