BLOG INDIRIZZATO AL CONSUMATORE FINALE O AL SUO PROGETTISTA
Collaborando con un sito che presenta e fa conoscere dei prodotti per l'arredo in edilizia di alta gamma ,fin dall'inizio è sorto il dilemma se i produttori dovevano pagare l'inserimento nel sito.
Dico subito che si è optato per un inserimento gratuito legando il risultato economico all'effettivo risultato positivo del materiale proposto.
A beneficio del cliente consumatore o del suo tecnico spiego la differenza fra l'informazione a pagamento ,usata da molti portali,giornali,televisioni e l'informazione gratuita,in genere usata da network distributivi,fiere locali o campionarie,o dai siti aziendali.
Il portale,il giornale,lo spot televisivo si rivolge al produttore e pone al suo servizio una più o meno capillare presenza presso i consumatori e si impegna a divulgare il prodotto senza entrare nel merito dello stesso. In altre parole mettono la loro professionalità nel presentare il prodotto ,qualsiasi prodotto,senza impegnarsi a conoscerlo a fondo,per cui il cliente entra in contatto con la proposta commerciale ma poi deve controllare o informarsi su cosa potenzialmente acquista.
Questi mezzi svolgono la loro funzione di divulgazione,incassano del denaro per il servizio e fine della storia.
Nel caso dell'informazione gratuita chi propone del materiale attraverso un network distributivo,in una fiera o in un sito personale,incassa del denaro solo se la vendita va a buon fine, cioè al termine d una più o meno laboriosa trattativa con l'utilizzatore.
Va da se che che in questo secondo caso la qualità del prodotto supera e sostituisce la qualità della presentazione.Voglio dire che se il mio margine deriva dalla vendita è ovvio che presento solo prodotti di cui conosco tutto o quasi,che mi fido,che sono sicuro della proposta.
Nel primo caso ,invece, il guadagno è dato dall'informazione passata per cui,se mi pagano,qualsiasi prodotto proposto è valido.
Questa distinzione è poco influente su beni di largo consumo essendo la quantità dei beni distribuita molto ampia e la moltitudine dei clienti conferma o boccia in tempi molto brevi la proposta pubblicitaria.
Molto diverso è il caso di beni durevoli,nel nostro caso "arredamento per l'edilizia". Si tratta di beni che si acquistano 1/2/3 volte nella nostra vita per cui solo un professionista si può rendere garante di questi prodotti che in genere ,oltre al prezzo di acquisto,hanno un discreto costo di installazione.
Detto questo è sconsigliabile per un privato acquistare questi prodotti sotto la spinta di una pubblicità martellante o solo su spinta di una bella immagine o di un marchio.
A nessuno viene in mente di far posare un pavimento o installare degli infissi solo se il posatore ha un marchio famoso o si fa pubblicità con una immagine accattivante.
Allo stesso modo la scelta del prodotto deve essere fatta attraverso una conoscenza personale ,diretta o indiretta ma sempre rintracciabile.
La possibilità di recuperare i costi di presentazione solo all'atto della vendita del prodotto è una forte garanzia dello stesso.
E' chiaro che chi lega la presentazione di un prodotto al suo esito finale è più "credibile" di chi si limita ad usare mezzi di comunicazione facendosi pagare solo per questo servizio.
Il potere della comunicazione è così elevato che "slegarlo" dal risultato finale può dare amare sorprese.