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BLOG GaiaNetwork
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    Info e Regole


    GAIA NETWORK è un nuovo sistema distributivo nel settore dell’arredo in edilizia di alta gamma. Usa il metodo del network ed il blog diventa un luogo importante dove i vari componenti, produttori e clienti, commerciale e tecnici, possono confrontarsi e dialogare fra loro.

    Si richiede solo la e.mail per poter aggiornare i partecipanti sui nuovi interventi. In qualità di gestore del blog mi impegno a non utilizzarle in nessun altro modo.

    Allo stesso modo chiedo  ai partecipanti di condividere poche e semplici regole:
    -non esprimere in modo offensivo opinioni su, religione, razza, sesso. E’ ammessa la politica in quanto parte determinante del fattore economico del settore.
    -non utilizzare il blog per comunicazioni pubblicitarie o fare pubblicità. Per comunicare un prodotto , un servizio o una prestazione tecnica /professionale usare il sistema della “VOCE  DI  CAPITOLATO”.
    -ogni articolo deve essere firmato e l’estensore si assume la responsabilità di quanto dichiarato.

    Come vedete sono poche e semplici regole di normale educazione . In qualità di gestore del blog farò in modo che vengano rispettate.

    Buona lettura e confronto.


    Pier Giorgio Gaiardoni

    Info e Regole
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    FARE PROPRIO IL CONCETTO DI "PERSONALIZZAZIONE

    Voglia di

    170

    raccontare

    di Eva Desiderio

    MILANO, 4 dicembre 2014 -  Meglio abbuffarsi di caviale o avere più tempo libero per sè? Meglio comprare un oggetto esagerato e costoso o provare emozioni d'acquisto finora dimenticate? Il dilemma si impone vista la crisi di identità del lusso che non è generata solo dalla crisi ma risente dei cambiamenti forti della società globalizzata, primo su tutti la tecnologia.  Tutto è più veloce, tutto è più nuovo e non ci si può limitare solo a ostentare prodotti d'alta gamma che non rappresentano più da soli lo status di una persona.

    Interrogatori che coinvolgono le nuove regole della comunicazione che oggi a Villa Necchi, a Milano, sono stati affrontati da Giuseppe Caiazza, ceo di Saatchi&Saatchi Italia e Francia in una conferenza interessante e un po' provocatoria del titolo: "Vero lusso: caviale o agenda senza appuntamenti?".  Caiazza in un excursus intelligente ha mappato i nuovi bisogni e le nuove voglie del pubblico e del cliente finale, con una rivalutazione dei marchi premium anche della grande distribuzione che a differenza di quelli del lusso hanno sempre messo la clientela al centro del loro mondo e del loro interesse. Dunque da qui si riparte per riprogettare i confini anche del glamour e di una vita non solo sfavillante ed esagerata, per socoprire nuove esperienze lussuose. 

    Spesso, in passato, molti marchi si sono voluti ispirare al mondo del lusso con l'obiettivo di rendersi più attraenti (e di conseguenza più costosi) agli occhi dei consumatori", spiega Caiazza.  "La nostra provocazione - prosegue - ci conduce a dire che, oggi, è forse il mondo del lusso a poter trarre qualche elemento di ispirazione da i beni di largo consumo. Sono loro che da qualche anno hanno aderito con entusiasmo all'inarrestabile passaggio dalla cosiddetta Attention Economy alla Participation Economy, creando un rapporto quotidiano e continuativo con i propri clienti, facilitato dalle tecnologie in continua evoluzione. Non è quindi un caso che oggi alla testa dei più importanti poli del lusso vengano chiamati manager con un'esperienza decennale nel settore dei beni di largo consumo".

    Partendo dall'Xploring condotta in 9 Paesi, 5 i miti di concetto di lusso  che Saatchi & Saatchi individua mettendone in risalto i cambiamenti: 1 - Da ideale esclusivo a umano inclusivo: da prodotto inaccessibile a fonte di valori umani 2 - Da tradizione a innovazione: il lusso non comunica più solo storia ma anche tecnologia avanzata 3 - Da one-off a one-to-one: non produzione limitata ma prodotto personalizzato 4 - Da parla di sé a crea relazioni 5 - Da serio a giocoso

    A conclusione, a cosa dovrebbero porre attenzione i brand del lusso osservando i marchi Premium? 1 -  Celebrare i valori umani. 2 -  Guardare meno alle tradizioni del passato, adeguarsi alle future esigenze abbracciando    l'inventiva che si può imparare dal settore tecnologico. 3 -  Fare proprio il concetto di "personalizzazione" e rendere il desiderio più personale     guardare all'unicità della fattura artigianale. 4 - Non parlare soltanto di se stessi - creare un rapporto di "intimità"; dare vita a     collaborazioni con marchi lifestyle. 5. Magari, astenersi dal prendersi sempre troppo sul serio - e concedere al consumatore la licenza di "godersela".

    di EVA DESIDERIO

    di Pier Giorgio Gaiardoni postato il 04/12/2014 alle ore 20:35:51

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