Naturalmente ci si riferisce al settore a cui questo blog è legato ma penso che il discorso possa valere un po' per tutta la fascia alta del mercato.
Cina,Brasile,India in parte Russia e medio oriente sono considerati generalmente paesi in espansione,ed in parte è vero,per cui si è dell'idea che siano mercati appetibili.
Spesso si ragiona a numeri. In Cina ci sono 1300 milioni di persone e ,si dice, almeno 100 milioni di ricchi per cui "armiamoci e partiamo" alla conquista .
Ragioniamo: 100 milioni di ricchi su 1300 sono meno dell'otto per cento,sparpagliati in un continente. Difficili da trovare o molto costoso. Poi una volta trovati quanto del prodotto di design italiano o europeo viene capito ? Per gente che si è arricchita in meno di una generazione quanta capacità di capirli ed apprezzarli può esserci?
Spesso il materiale a cui facciamo riferimento in questo blog è il risultato di una cultura,di un gusto che deriva da secoli di storia.
Non a caso fra i maggiori fornitori di quei mercati ci sono americani,tedeschi molto bravi sui prodotti tecnici ma con poca o nulla estetica. E i neo ricchi di quei paesi che ne sanno di storia, estetica, buon gusto ?
Sono certo che esiste una percentuale ,piccola molto piccola,preparata ed in grado di percepire la nostra offerta, ma le probabilità di intercettarla è talmente bassa e improbabile che forse bisogna rivedere le nostre aspettative.
Forse è preferibile investire maggiormente sui mercati cosi detti "MATURI" in cui la cultura e il benessere sono ormai diffusi ed entrati in profondità nel tessuto sociale.
Forse è meglio preparasi e cercare di farsi conoscere nei mercati inglesi,nord americani e nord europei lasciando a quest'ultimi la penetrazione nei mercati emergenti con materiali tecnici di scarsa estetica.
Il risultato è lo stesso: la ricchezza dei paesi emergenti passa per quelli tecnici e giunge a noi mediata da una preparazione culturale adeguata alla nostra proposta.
Questo comporta per i produttori non la ricerca su materiali "kitsch" ma di prodotti raffinati ed adeguati ai clienti che ci siamo scelti e anche la progettazione si deve adeguare preparandosi al mercato sopra descritto.
In altre parole come si può convincere un neo ricco dell'area BRIC che materiali ,anche con tecnologia incorporata,ma essenzialmente estetici ( la tecnologia in questi prodotti di solito si riferisce al concetto GREEN o di RISPARMIO ENERGETICO o di CONSUMO) sono per lui interessanti?
Se non conosce la storia come può scegliere un intonaco a calce o un pavimento in seminato veneziano ? Come può essere interessato ad un rubinetto con risparmio d consumo d'acqua o a tegole fotovoltaiche o smaltate o in ardesia?
Probabilmente ha passato l'infanzia in case di pietra o mattoni e consumato acqua dal pozzo per cui non sono questi i valori che ricerca.
I produttori presenti in questo network ritengo siano più adatti a mercati "MATURI"
Invito i connettori e i progettisti che ci seguono nel progetto network (www.gaianetwork.eu) a prendere in considerazione quanto sopra descritto ,fatto salvo che ci sono sempre le dovute "eccezioni"