GAIA NETWORK è un nuovo sistema distributivo nel settore dell’arredo in edilizia di alta gamma. Usa il metodo del network ed il blog diventa un luogo importante dove i vari componenti, produttori e clienti, commerciale e tecnici, possono confrontarsi e dialogare fra loro.
Si richiede solo la e.mail per poter aggiornare i partecipanti sui nuovi interventi. In qualità di gestore del blog mi impegno a non utilizzarle in nessun altro modo.
Allo stesso modo chiedo ai partecipanti di condividere poche e semplici regole:
-non esprimere in modo offensivo opinioni su, religione, razza, sesso. E’ ammessa la politica in quanto parte determinante del fattore economico del settore.
-non utilizzare il blog per comunicazioni pubblicitarie o fare pubblicità. Per comunicare un prodotto , un servizio o una prestazione tecnica /professionale usare il sistema della “VOCE DI CAPITOLATO”.
-ogni articolo deve essere firmato e l’estensore si assume la responsabilità di quanto dichiarato.
Come vedete sono poche e semplici regole di normale educazione . In qualità di gestore del blog farò in modo che vengano rispettate.
Buona lettura e confronto.
Pier Giorgio Gaiardoni
Voglia di
75
raccontare
Continuiamo a sentire che il mondo vuole (compra) il made in italy.
Continuiamo a sentire che molti prodotti vengono contraffatti nel brand del made in italy.
Continuiamo a sentire che i posti di lavoro in italia diminuiscono e che il mercato interno è in crisi.
Continuiamo a sentire che se si va avanti ancora così moltissime altre PMI e negozianti chiuderanno.
Continuiamo a sentire che molte start-up nascono ma che pochissime riescono a diventare impresa e a generare posti di lavoro.
Continuiamo a sentire che molti mercati esteri sono in espansione.
Continuiamo a sentire che ci sono sempre più ricchi all’estero.
Continuo a sentire che le possibilità di creare reddito oggi sono quintuplicate rispetto a 10/20 anni fa e penso a quei "poveri sfigati” che lavorano prevalentemente per il mercato interno.
Continuiamo a sentire che molti italiani all’estero trovano impiego.
Continuiamo a sentire che le capacità italiane sono ben viste all’estero.
Allora mi chiedo: ma se il mercato estero vuole il made in italy perché le persone non lo offrono?
Ci penso e ci ripenso ed arrivo a questa conclusione: perché per offrirlo bisogna averlo.
Ma non è che abbiamo le orecchie aperte e gli occhi chiusi e continuiamo solo a sentire?
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