GAIA NETWORK è un nuovo sistema distributivo nel settore dell’arredo in edilizia di alta gamma. Usa il metodo del network ed il blog diventa un luogo importante dove i vari componenti, produttori e clienti, commerciale e tecnici, possono confrontarsi e dialogare fra loro.
Si richiede solo la e.mail per poter aggiornare i partecipanti sui nuovi interventi. In qualità di gestore del blog mi impegno a non utilizzarle in nessun altro modo.
Allo stesso modo chiedo ai partecipanti di condividere poche e semplici regole:
-non esprimere in modo offensivo opinioni su, religione, razza, sesso. E’ ammessa la politica in quanto parte determinante del fattore economico del settore.
-non utilizzare il blog per comunicazioni pubblicitarie o fare pubblicità. Per comunicare un prodotto , un servizio o una prestazione tecnica /professionale usare il sistema della “VOCE DI CAPITOLATO”.
-ogni articolo deve essere firmato e l’estensore si assume la responsabilità di quanto dichiarato.
Come vedete sono poche e semplici regole di normale educazione . In qualità di gestore del blog farò in modo che vengano rispettate.
Buona lettura e confronto.
Pier Giorgio Gaiardoni
Voglia di
151
raccontare
di Guido Bartolomei
Per non perdere l’abitudine, stamani, stavo facendo i calcoli del rendimento dei Bot annuali, andati in asta la metà di questo mese.
Sapevo che i rendimenti fossero al minimo storico, ma non immaginavo che facendo bene i calcoli il rendimento risultasse negativo.
Le famiglie,per prestare soldi allo stato Italiano, devono pagare !
Facciamo insieme due calcoli.
Il rendimento lordo è stato dello 0,492% dal quale dobbiamo togliere l’aliquota fiscale che per strumenti come questo è rimasta fortunatamente al 12,50%. Poi vanno decurtati 30 centesimi di commissioni di acquisto, lo 0,2% di prelievo sul dossier titoli ed ecco che, investendo 10mila euro, il saldo finale risulterà negativo di 20 euro.
Qualora la durata del titolo di stato, fosse più corta, i costi inciderebbero in maniera più considerevole.
Non mi addentro sulla rischiosità dell’operazione,visto l’indebitamento pubblico italiano, e lo stato di salute dell’euro, ma mi soffermo soltanto sulla convenienza.
Mediamente, le famiglie Italiane rinnovano i titoli di stato per circa 7 anni, quindi, per un periodo medio lungo quasi paragonabile ad un investimento immobiliare.
In passato, se dovevi investire un po di soldi, eri sempre dibattuto sull’investimento finanziario che ti proponevano in banca e l’amato mattone che ti proponeva il tuo agente immobiliare, come occasione da non lasciarsi sfuggire.
Oggi il paradigma non è cambiato, ma in banca vi proporranno titoli a reddito fisso che di fatto non rendono più, mentre l’immobile italiano, nel pieno vortice della crisi e vessato da tasse presenti e in divenire e non gode più dell’attrattiva di una volta, pur rimanendo un bene, al quale siamo tradizionalmente affezionati.
E’ sufficiente allargare gli orizzonti geografici per ritrovare tutto quello sprint immobiliare tipico dei decenni passati, insieme a una redditività ormai dimenticata.
GUIDO CONCLUDE PROPONENDOSI! DI MIO TROVO CHE LE SUE CONOSCENZE POSSANO PORTARE SOLUZIONI ED IDEE AD ALTRI O QUANTO MENO SAPERE CON CHI POTERNE PARLARE. IL MERCATO DELL'IMMOBILIARE CI STA A CUORE VISTO CHE, IN UN CERTA MANIERA, NE FACCIAMO PARTE ANCHE NOI.
Rivolgendosi ad un Property Finder, potremo affidargli un mandato di ricerca di un immobile corrispondente alle caratteristiche desiderate e nel giro di qualche settimana, avremo una selezionata rosa di soluzioni, in funzione del budget a disposizione. Non sarà difficile trovarsi davanti ad immobili che abbiano una redditività del 5%.
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