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    Info e Regole


    GAIA NETWORK è un nuovo sistema distributivo nel settore dell’arredo in edilizia di alta gamma. Usa il metodo del network ed il blog diventa un luogo importante dove i vari componenti, produttori e clienti, commerciale e tecnici, possono confrontarsi e dialogare fra loro.

    Si richiede solo la e.mail per poter aggiornare i partecipanti sui nuovi interventi. In qualità di gestore del blog mi impegno a non utilizzarle in nessun altro modo.

    Allo stesso modo chiedo  ai partecipanti di condividere poche e semplici regole:
    -non esprimere in modo offensivo opinioni su, religione, razza, sesso. E’ ammessa la politica in quanto parte determinante del fattore economico del settore.
    -non utilizzare il blog per comunicazioni pubblicitarie o fare pubblicità. Per comunicare un prodotto , un servizio o una prestazione tecnica /professionale usare il sistema della “VOCE  DI  CAPITOLATO”.
    -ogni articolo deve essere firmato e l’estensore si assume la responsabilità di quanto dichiarato.

    Come vedete sono poche e semplici regole di normale educazione . In qualità di gestore del blog farò in modo che vengano rispettate.

    Buona lettura e confronto.


    Pier Giorgio Gaiardoni

    Info e Regole
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    CHI PARTECIPA A QUESTI PROGETTI E' UNA PERSONA E NON UN DIPENDENTE

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    raccontare

    Crowdsourcing: la collaborazione di massa

    di Massimiliano Malago'

     

    Premessa

    Correva l’anno 1999 e Rob McEwen, amministratore delegato della Goldcorp Inc. societa' mineraria di Toronto dedita all’estrazione dell’oro, si trovava in grossa difficoltà perché i filoni di giacimento erano prossimi all’esaurimento e, sebbene i vari studi avevano dimostrato la presenza di altri giacimenti, i geologi della ditta non erano ancora riusciti né a trovarli né a definirne l’ubicazione.

    In una pausa del suo lavoro McEwen si recò ad una conferenza svolta al MIT e venne impressionato dalla struttura aperta del software Linux: il suo inventore Torvald lo aveva reso disponibile a tutti permettendo a migliaia di programmatori di svilupparlo e renderlo più potente. Tornato a casa in fretta e furia McEwen decise di chiedere anche lui l’aiuto delle persone.

    Come Torvald aveva reso disponibili i sorgenti del suo software, McEwen comunicò tutti i dati geologici in proprio possesso sui giacimenti ed organizzò una gara, il Goldcorp challenge, in cui tutte le persone che volevano potevano partecipare e provare a vincere il montepremi che complessivamente era di 575 mila dollari.

    La risposta degli internauti non si fece attendere: oltre 1.400 tra scienziati, ingegneri, geologi e persone comuni di 50 paesi diversi scaricarono i dati della società ed iniziarono ad analizzarli e a cercare “virtualmente” l'oro senza essere sul posto.

    Il risultato del concorso fu l'individuazione di 110 possibili zone di ricerca nella proprietà di Red Lake, la metà delle quali non erano state mai prese in considerazione dalla Goldcorp. Di queste 110 possibili zone oltre l'80% fruttò grandi quantità d'oro. Fu stimato che il processo collaborativo fece risparmiare all’azienda due o tre anni di ricerche. La cosa più interessante è che non solo trovarono nuovi filoni di oro ma la quantità di informazioni ricevute dalle persone che collaborarono (nuove procedure di trivellazione, metodologie esplorative all’avanguardia, ecc.) permisero alla Gold Corp di divenire un centro di eccellenza nel settore minerario.

    McEwen si era reso conto che in campo minerario sono necessarie talmente tante conoscenze che è impensabile poterle reperire tutte al proprio interno.

    Gli elementi di questa storia di successo sono essenzialmente due: la condivisione da parte dell’azienda di tutte le informazioni in proprio possesso e la partecipazione di persone esterne nella soluzione di un problema. Su questo si basa il cosiddetto crowdsourcing.

    Crowdsourcing

    Il termine crowdsourcing venne coniato nel giugno 2006 da Jeff Howe nel suo articolo The Rise of Crowdsourcing (pubblicato su Wired) per indicare un fenomeno già in atto che coniugava la ricerca di competenze professionali specifiche con le nuove possibilità offerte della Rete per risolvere i problemi.

    Per crowdsourcing si intende l’atto di prendere una qualsiasi attività svolta da un determinato gruppo di persone (generalmente impiegati interni di un’azienda) ed esternalizzarla (outsourcing) ad un indefinito e generalmente grande gruppo di persone(crowd) nella forma di una chiamata aperta.

    Gli elementi che caratterizzano il crowdsourcing sono quindi l’esternalizzazione, la presenza di un grande gruppo non strutturato e la chiamata aperta. Vediamo ora di analizzare ognuno di questi punti.

    L’ outsourcing dei processi è quel fenomeno che ha permesso lo sviluppo dei paesi dell’estremo oriente (Cina e India in primis) e che prevede che una parte del ciclo di produzione di un’azieda (tipicamente quello a minor valore aggiunto e/o a maggior impiego di risorse umane) venga esternalizzato per poter realizzare un prodotto a prezzi più competitivi.

    Il crowdsourcing però non coinvolge aziende bensì un (grande) gruppo di persone non legate né ad un vincolo economico di appartenenza ad una stessa società né ad un vincolo spaziale di residenza in una stessa regione del pianeta. La cosa più importante è che a queste persone possono essere richieste anche attività a grande valore aggiunto: invece che replicare una linea di produzione di un prodotto in un altro paese ad un progetto di crowdsourcing si può richiedere di trovare una soluzione per rendere quella linea di produzione più efficiente. 

    Come aveva ben capito McEwen, ci sono nel mondo persone che hanno già avuto esperienze tali da aver già affrontato e forse anche già risolto il problema.

    E’ il caso di Procter & Gamble che quando decise di produrre un nuova linea di Pringles, con quiz e cartoni animati stampati sulla patatina, cercò su web chi avesse tecnologie di stampa commestibile invece di svilupparle internamente, trovandole in un forno di Bologna che già la adottava impiegando una tecnologia messa a punto da un docente universitario. Da questa sinergia ha trovato giovamento sia P&G, che ha anticipato di almeno un anno la commercializzazione del nuovo prodotto, sia il forno di Bologna, che ha potuto ricavare denaro cedendo la licenza della stampa alimentare. Risulta evidente che più il gruppo è grande e più è facile trovare soluzioni.

    Infine l’ultimo elemento da considerare è la chiamata aperta: chiunque voglia può partecipare al progetto. Questo elemento è di fondamentale importanza perché non solo permette che il gruppo sia il più grande possibile ma elimina ogni barriera: chiunque vi aderisce avrà a disposizione le stesse informazioni.

    La volontarietà della partecipazione ad un progetto è un elemento estremamente importante e totalmente nuovo rispetto a qualsiasi altra attività lavorativa: non esistono costrizioni, superiori, orari di lavoro fissi. Se trovassimo un'attività di cui siamo appassionati, non la percepiremmo come un lavoro ed anzi il contribuire a creare cose nuove o migliori ci gratificherebbe e ci farebbe sentire realizzati.

    Chi partecipa a questi progetti viene considerato come persona e non come il dipendente di un’azienda.

    Lo sviluppo delle tecnologie sono alla base di questo nuovo fenomeno. Al giorno d’oggi chiunque di noi con un PC ed un collegamento ad internet può realizzare e proporre al mondo video, libri, musiche, ecc. Sono in sostanza state eliminate tutte le barriere che si frapponevano tra le proprie aspirazioni e le loro realizzazioni: i clienti stanno conquistando più potere ed autonomia perché si sentono più liberi di scegliere ciò che preferiscono. In una tale prospettiva le aziende che nel futuro saranno più permeabili al cliente, utilizzando ad esempio progetti di crowdsourcing tali da mettere effettivamente il consumatore al centro del loro business, avranno sicuramente molta più probabilità di successo.

    Massimiliano Malagò

    http://www.linkedin.com/profile/view?id=54349136&authType=NAME_SEARCH&authToken=Y5b3&locale=en_US&srchid=798744301383920479773&srchindex=1&srchtotal=1&trk=vsrp_people_res_name&trkInfo=VSRPsearchId%3A798744301383920479773%2CVSRPtargetId%3A54349136%2CVSRPcmpt%3Aprimary

    di Pier Giorgio Gaiardoni postato il 08/11/2013 alle ore 15:22:55

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