GAIA NETWORK è un nuovo sistema distributivo nel settore dell’arredo in edilizia di alta gamma. Usa il metodo del network ed il blog diventa un luogo importante dove i vari componenti, produttori e clienti, commerciale e tecnici, possono confrontarsi e dialogare fra loro.
Si richiede solo la e.mail per poter aggiornare i partecipanti sui nuovi interventi. In qualità di gestore del blog mi impegno a non utilizzarle in nessun altro modo.
Allo stesso modo chiedo ai partecipanti di condividere poche e semplici regole:
-non esprimere in modo offensivo opinioni su, religione, razza, sesso. E’ ammessa la politica in quanto parte determinante del fattore economico del settore.
-non utilizzare il blog per comunicazioni pubblicitarie o fare pubblicità. Per comunicare un prodotto , un servizio o una prestazione tecnica /professionale usare il sistema della “VOCE DI CAPITOLATO”.
-ogni articolo deve essere firmato e l’estensore si assume la responsabilità di quanto dichiarato.
Come vedete sono poche e semplici regole di normale educazione . In qualità di gestore del blog farò in modo che vengano rispettate.
Buona lettura e confronto.
Pier Giorgio Gaiardoni
Voglia di
111
raccontare
Immagino shop e "cantine" nel territorio arabo ed in quello russo con-volte.
Sono realizzazioni di atmosfera, in cui si ritrova la grande tradizione del costruire antico al servizio di ambienti che mantengono inalterato un modo di essere e di ospitare, adatto tanto all’enologia quanto alla bioedilizia
L’arte del costruire ha sempre prodotto ambienti che, al momento della loro realizzazione, erano nuovi. Ma per tradizione antichissima gli edifici sono spesso eretti con materiali di riuso: pietre provenienti da un palazzo diroccato sono usate per costruirne uno nuovo; mattoni tratti da un muro che si vuole smantellare, sono destinati a farne sorgere di nuovi...
Si può dire che in campo edile il riciclaggio è sempre stato praticato. Tanto più lo si può praticare oggi, soprattutto ove vi sia chi ha la capacità di recuperare anche le tecniche antiche, quali quella delle volte: la configurazione che consente di realizzare ampie coperture sin dall’antichità, ma che da quando è entrato in voga il cemento armato si è persa. Oggi questa tipologia ritorna, soprattutto per le cantine.
La differenza, rispetto alle modalità costruttive antiche, sta in questo: che per motivi di economia la struttura oggi viene realizzata in calcetruzzo armato. Questo però deve essere ben protetto (soprattutto dall’umidità e dalle infiltrazioni), altrimenti nel volgere di qualche decennio può essere a rischio. Rivestimenti in pietra o mattoni sono quelli che offrono le migliori garanzie di lunga durata. Le volte quindi non hanno più una funzione stutturale, bensì diventano momenti che caratterizzano l’edificio sotto il profilo estetico.
La bioedilizia le ha fatte riscoprire: in ambienti quali i centri enologici le volte in pietra o mattoni offrono un’ambientazione di grande suggestività, in contesti in cui si richiede un clima, fisico ed emotivo, particolare.
Immagino una volta a botte o a croce rivestita con materie preziose; con smalti e tecniche di incisione su piccoli tasselli ceramici.
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