Non c'è giornale o convegno che non definisca l'innovazione come "fondamentale" per uscire dalle situazioni difficili in cui ci si può trovare. Tutti i soggetti ,imprenditori,studenti,politici,vogliono l'innovazione ma sappiamo che le innovazioni davvero radicali sono estremamente rare.
Qualunque innovazione ha però alla base una visione che altro non è che la capacità di guardare il mondo ed immaginare quello che altre persone non sono in grado di vedere. Questo dimostra come l'innovazione possa arrivare da parte di chiunque in qualunque luogo.
ANDARE OLTRE GLI SCHEMI
L'azione più importante e al contempo più rara quindi, è la costruzione della visione perché viviamo in un mondo nel quale dati e conoscenza sono presenti in quantità abnorme. Quello che è scarsa è la capacità di dare un senso a tutta questa mole di informazioni, di andare oltre gli schemi ed alle convenzioni del passato e del presente, ad immaginare quello che ancora non c'è. Accertato che le idee visionarie sono abbastanza frequenti quello che risulta difficile è la realizzazione pratica delle stesse. Realizzare le visioni è un atto che richiede una dose di coraggio,incoscienza e determinazione.Tutte le innovazioni hanno bisogno di tempo per affermarsi, dovendo misurarsi con resistenze e scetticismi che comportano anche anni o decenni prima di entrare nel senso comune.
DAL FALLIMENTO AL CAMBIAMENTO
Ogni impresa dice di voler perseguire l'innovazione, ma quando è messa davanti a un'idea innovativa o semplicemente nuova,spesso esita dal momento che non esiste ancora una prova empirica del suo funzionamento e nessuno può sapere se avrà successo o fallirà.
Spesso i grandi visionari e innovatori sono falliti,ma non c'è stato fallimento dal quale non avessero tratto degli insegnamenti perché comunque i grandi cambiamenti arrivano sempre dopo grandi fallimenti.
E' la paura di fallire che spegne le spinte visionarie delle persone che tendono ad abbandonare le loro specifiche abilità per adottare approcci più sicuri e strutturati (certamente più in linea con il modo di pensare e agire dei manager piuttosto che degli imprenditori)
PREPARARSI PER IL FUTURO
Spesso si pensa che l'innovazione sia guidata da metodi analitici o da processi predeterminati e tutto ciò che si forma con l'intuizione e con la visione delle persone viene stigmatizzato. Questo deriva dalla tradizione, che storicamente non ha mai puntato sulla costruzione della visione, e quindi è incapace di prepararsi al futuro. Dobbiamo esplorare le dinamiche del pensiero e delle capacità che sono in grado di cambiare il mondo da quello conosciuto a quello che verrà e che ancora non c'è.
Ecco ,quindi,cosa mi aspetto dalla categoria a cui apparteniamo:la capacità di esprimere per la prima volta nella sua storia una visione e sopratutto il coraggio e la capacità di metterla in atto.
tratto da un articolo di Luca Berardo presidente Sercomated
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